lunedì 26 maggio 2008

Il consulente filosofico

Clicca per ingrandire!Sembra si stia diffondendo questa nuova professione: il consulente filosofico.
Ne sentivamo la mancanza, vero?
Con i tempi che corrono, pensate ne avremo bisogno?
P.S.: siamo arrivati al centesimo (leggasi centesimo, appunto!) post! :)

26 commenti:

M@Mi ha detto...

>_<

che tasto dolente per me!
non ci sono paorle...
anzi ce ne sono troppe!!!

grrrr
M@

MadGrin ha detto...

Io già pago profumatamente (cioè con boccette di profumo) uno staff di psichiatri che mi hanno in cura ora dovrei pure assoldare il consulente filosofico ... ??

Uhmmm ...

PS
AUGURI per il 100-esimo post! :D

Nemo ha detto...

@M@mi: tasto dolente? hai interpellato un consulente filosofico? :)

@Madgrin: Ecco perché sentivo tutto questo profumo ogni volta che ti vedevo! Ah, grazie per i blog-auguri :)

M@Mi ha detto...

(si scusa .. tante angurie per i 100!!)


no, no.. me ne guardo bene!
sono i nemici.. :°D

io sono lato psicologo (quasi),
ma sempre quello resto.

c'è proprio un conflitto!

e un non-senso incolmabile, di cui non riesco a capacitarmi...

ma forse bisogna chiedere a qualche nipote, figlio, blabla di "Qualcuno" che non sapeva che farsene della sua laurea e hanno inventato questa cosa...

perchè non me lo spiego diversamente.
:(
M@

Nemo ha detto...

@M@mi: mmmhhhhh... buone le angurie! grazie! :)
mi sfugge il 'non-senso incolmabile'... è una cosa grave? devo chiamare lo psicologo o il consulente filocoso?

ISOLE-GRECHE.com ha detto...

La parola consulente mi spinge dritto dallo psicologo!!!
Che lavoro di me$£a!!!

M@Mi ha detto...

E' che non è molto chiaro in cosa consista stà consulenza e comunque i "consulenti" non hanno alcuna preaparazione e nozione delle dinamiche psicologiche.
Fanno il loro 8 sabati-domenica di masterino e sanno tutto, quindi. mah...

Lo percepisco come un modo di squalificare la laurea in psicologia. Ccsa diamine ho studiato a fare se un filosofo può fare un lavoro analogo allo psicologo (così pare, no?) senza però le compentenze e la preparazione del caso?
Ho buttato 5 anni di università.
almeno con filosofia sarebbero stati 4.

Così come lo psicologo non è filosofo ( anche se ha acquisito -teoricamente- dei metodi di pensiero e di analisi del mondo e se ho visto degli autori nell'esame di "psicologia generale"), a maggior ragione il filosofo non è psicologo. A ognuno il suo.

Guardare i piano di studio per crederci.


Solo perchè si parla con le persone e si intuisce che il nostro interlocutore ha fretta perchè guarda l'orologio spesso e cerca di scappare (wow! holmes!!) , non si è psicologi; così come fare 2+2 non significa essere matematici e solo perchè si sa accendere il pc non si è esperti programmatori, anche se molti ne sono convinti d'essere grandi psicologi, matematici e inforamtici.
Se so benissimo il pensiero estetico di Wright non significa che so progettare una casa o neanche che so comunicarlo agli altri.

Serve anche quello, ma non basta.

E' che la psicologia è qualcosa che tutti pensano di padroneggiare anche se nessuno sa cos'è.
Colpa anche della tv che banalizza sino all'inverosimile.


Una riflssione sul mondo deve necessariamente passare, secondo me, su una riflessione su se stessi, ma non di tipo filosofico generale, ma sulla narrazione dell' insight delle dinamiche personali, interpersonali, sociali.
Un filosofo ha un altro punto di vista e conoscenze totalmente diverse.
La psicologia è figlia in parte della filosofia, ma è qualcsoa di più e di diverso. Include anche un metodo scientifico e di osservazione e raccolta dati e uso di quei dati.
Una parte importante si basa sulla narrazione, ma non è filosofeggiare.
Il senso della propria vita non si trova nei pesnieri degli altri autori, secondo me.

sembra di essere tornati alle vecchie diatribe sui metodi, su cosa è reale, sulle classificazioni dell'importnza delle scienze...


ma tanto si finirà a chiacchierare del tempo e del costo delle angurie :-P e li pagano pure! eheheh...


mah...
M@

MadGrin ha detto...

@ m@ami : ho come il vaghissimo sospetto che la cosa ti tocchi personalmente ... :-D

Anche io Mr. Holmes? :)

Raksati ha detto...

UAO complimenti per il 100° post!
Sei una macchina senziente da blog disegnati!!!!

Cmq penso che tutti i lavori se fatti con l'anima e con il cuore apportano qualcosa in più, persino il consulente filosofico!!! Persino il panettiere se non ama il suo lavoro crea qualcosa di orribile!

Un abbraccio

M@Mi ha detto...

@Mad:
giusto un po' :-D


e non poteva mancare: elemtareuozzon!

@Rak:
certo, però competenza da una parte, amore dall'altra...
non confodiamo i livelli.
uno può odiare uan cosa ma essere estremamente tecnico e farla bene comunque, così come amarla ed essere un cialtrone.
(anche amarla e farla bene , certo, ma tu ci andresti da un finto-dentista, anche se ha lavorato 30 anni? mmmm)

allora, se paga l'amore, non fateci studiare.
Misurate la motivazione, e la passione e basatevi su quella.

Immagina se il chirurgo ti monta il rene al posto del cuore,
ti ripaga se l'ha fatto con amore? o corri a sapere se ha studiato con un fabbricante di puzzle invece che medicina?

Quando hai bisogno di aiuto chiedi compentenza.
Certo se è simpatico è meglio, ma non ti ripaga.

SE ti serve il meccanico vai da uno che speri bravo e capace (anche se in cuor suo voleva fare l'aviatore magari e tira via la giornata a bestemmie, ma tanto non glieo chiedi se è felice, gli porti solo la macchina), non da uno che fa le macchinine Lego, tanto sono macchinine lo stesso.

Vediamo le cose nel concreto:
se mangi il pane schifido e/o nel frattempo ti ha rovinato la dentiera, lo stomaco etcetc.
non lo ricompri, andrai in giro a dire che quel panettiere fa schifo, o se magari è un tipo di pane nuovo dirai che QUEL pane fa schifo e a seconda che TUTTO il pane fa schifo e non c'è da fidarsi.
Ti porrai il problema se ama il suo lavoro oppure se lo sa fare, e se gli hanno dato le compenteze per farlo?


cosa porta tutto questo?
a una squalifica professionale, con buona pace di tutti.

:(
vado a fare il panettiere :D
M@

stefanodilettomanoppello ha detto...

in effetti chi disegna vignette ha dei problemi

Nemo ha detto...

Interessante la piega che ha preso questo post... specialmente per le considerazioni che possiamo fare sulle varie professioni.
Indubbiamente, l'essere bravi e preparati in quello che si fa è una condizione imprescindibile per poter fare qualunque lavoro (e qui quoto M@mi).
Ma, le persone più brave che io conosco, sono quelle che amano il lavoro che fanno. E' l'amore per il nostro lavoro che ci spinge ad andare oltre il semplice 'tecnicismo', portandoci alla continua ricerca della perfezione (irraggiungibile, si sa).
Chi ama il proprio lavoro, usa quel tempo, che altrimenti verrebbe utilizzato per i propri passatempi, proprio per sperimentare strade nuove. E' questo che, secondo me, può fare la differenza rispetto a un'altra persona esclusivamente professionale.
La passione permette di avere una marcia in più.
E in questo caso quoto Raksati.

Il lato positivo di questo post è che adesso sappiamo come punzecchiare M@mi :D

Anna ha detto...

Ma non stavano già tutti in televisione? Mo pure dal vivo ce li dobbiamo beccare?????

P.S. Io amo il mio lavoro, ma mi sono un po' rotta, vorrei andà in pensione :-))

M@Mi ha detto...

Il lato positivo di questo post è che adesso sappiamo come punzecchiare M@mi :D

hahahahahahahah...
Una della lunga serie di modi...
:°°°D


mmm
-.-"""
mi devo preoccupare?
:D
M@



@Anna:

/me buona bimba...
prometto & jiuro

...forse
:P

(tò così non son più 13 post, che non ci credo ma non si sa mai.. heheeh XD )
M@

Nemo ha detto...

@Anna: non ti ci vedo in pensione! Sei troppo attiva :)

@M@mi: non sapevo fossi superstiziosa! ahahahahah! peccato non riuscire ad arrivare a 17 commenti :D

trytounderstand ha detto...

spazio neutrale tanto per piazzare il commento n. 16... in attesa del n. 17

trytounderstand ha detto...

Commento # 17

un grazie anticipato a Nemo per l'ospitalità e per la bellezza delle strisce che pubblica, raffinate e terribilmente acute dal punto di vista "significativo".

Una volta ero abbastanza superstizioso, poi ho cambiato tante cose (vita, città, nazione, casa, ecc...). Poi sono tornato nel posto da cui sono partito (son partito di venerdì e son tornato di martedì, per dirla tutta). Non lo sono più, ora accarezzo i gatti neri e saluto i conducenti dei carri funebri vuoti.

Davvero intrigante il filo conduttore dei commenti a questo post. M@mi ha ragione da vendere, è vero che il proprio mestiere bisognerebbe farlo con passione, uno dei miei maestri lo diceva, nella professione il miglior passatempo è lo studio continuo, è il rendersi conto che c'è sempre qualcosa che ci sfugge, qualcosa che non sappiamo. Senza nulla togliere a chi fa lavori routinari e ben chiari negli obiettivi, essi possono tranquillamene timbrare il cartellino e dedicarsi ad altro. Chi ha a che fare con la mostruosa variabilità del contesto "umano" sa benissimo che non ci sono (o non sembrano esserci) regole fisse, ognuno di noi è in qualche modo diverso dall'altro, maledettamente o "benedettamente" diverso dall'altro.
L'amore per il proprio lavoro è indispensabile in questi casi, ma purtroppo non basta, altrimenti, come già detto, c'è il rischio che un chirurgo ti monti un rene al posto del cuore oppure che un infettivologo ti dia un antibiotico per un'infezione da virus...
Magari l'avra fatto con amore e passione, ma al posto dello sfortunatissimo malato io non sarei molto riconoscente :)

Che bello, riesco ad essere "eolico" anche qui :°°°D

Try

Nemo ha detto...

@Try: non sono abituato a tutti questi complimenti... poi, se sei tu a farli, li apprezzo ancora di più (e non nego di imbarazzarmi un tantino) :)

Ecco, riguardo alla superstizione, spesso i gatti neri, quando passo io, restano immobili terrorizzati. Uno addirittura strofinava la fibbia metallica del suo collare.
Vorrà dire qualcosa tutto questo? :D
Riguardo ai conducenti dei carri funebri, non ne ho ancora studiato il comportamento durante i nostri incontri 'fugaci'. Rimedierò quanto prima (sempre in mofo fugace, s'intende!).
'eolico'? mumble mumble... sei una fonte d'energia rinnovabile o mi sfugge qualcosa (sempre in maniera fugace, ci mancherebbe!)?
P.S.: avrei voluto mantenere 'in sospeso' il commento n. 17 per più tempo, in modo da generare un sottile (che sadico!) terrore nei tasti del pc ci M@mi, ma oggi mi sento buono :)

M@Mi ha detto...

:D
Nemo, non lo sono (peccato sarebbe un buon sistema di controllo del destino, no?), mi interessano queste cose nell'ambito della tradizione e della cultura popolare, dei suoi "perchè" etc... ma come ho scritto su, è che non si sa mai!
X-D
M@


@try,
che bello leggerti anche qui ! e non sei eolico! ghghgh
:D

;)
M@

Nemo ha detto...

@M@mi: superstiziosa! superstiziosa! superstiziosa! :D

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti!
scusate se m'intrufolo nella discussione ma, da quanto ho letto, non mi è chiara una cosa: c'è qualcuno che sappia realmente di cosa si stia parlando? m@mi ha mai preso in mano un libro di filosofia? Cosa significa che ha trattato "autori"? Come motiva l'idea che la riflessione filosofica non serva a favorire un'adeguata conoscenza di sè? La psicologia è "qualcosa di più".. bene.. Vorrei dire solo un paio di cose: si dà il caso che i maggiori contributi alla comprensione dell'esistenza negli ultimi 80 anni provenga dalla fenomenologia che, guarda un po', non è che filosofia... husserl, Heidegger, Binswanger, in Italia Borgna... nessuno di questi nomi è forse noto a chi dice di saperne di psicologia? Nessuno si è chiesto su quali basi ha agito Basaglia, per la sua riforma?
Certo, altro è ragionare di "neuroscienze".. ma se la psicologia la si intende solamente come psicologia organica, "cognitiva", etc.. che ne rimane dell'umano come esistenza vissuta? (sono dibattiti attualissimi all'interno delle stesse facoltà di psicologia, e non "vecchie diatribe metodologiche").
Nessuno si sogna di delegittamare l'approccio scientifico, sicuramente molto efficace se ben finalizzato.. ma chi è che decide quale fine merita di essere perseguito?
Ah, tanto per un aggiornamento.. chi volesse prendere una laurea in filosofia, già dal 2001, deve superare esami per un totale di 300 crediti formativi (gli stessi di psicologia) in sostanza 5 anni.. e, d'altra parte, tra esami e tesi, anche i vecchi 4 facevano la sua parte (a detta di chi ha provato filosofia e psicologia, il confronto, spiace per m@mi, ma proprio non regge.. ah.. tra l'altro, fino a metà degli anni80, anche psicologia era di 4 anni).
Una nota sulla formazione del consulente filosofico che, ammetto, è caratterizzata ancora da una grande confusione normativa (come del resto è accaduto anche per la professione dello "psicoterapeuta", agli inizi, tanto che, malgrado quel che ne pensa m@mi, moltissimi filosofi hanno potuto in tempi non sospetti iscriversi direttamente alle scuole di psicoterapia e diventare psicoterapeuti riconosciuti dallo stato italiano senza possedere alcuna laurea in psicologia): non vi è nessun albo dei consulenti filosofici che riconosca chi non abbia una formazione almeno triennale, con tirocinio e analisi personale. Sicuramente le ore di formazione non sono quelle di un aspirante psicoterapeuta, ma il consulente non pretende, per l'appunto, di essere "terapeuta".. si leggano i non pochi contributi pubblicati sul web.. Ad ogni modo, il numero di week-end di cui parla m@mi non possono servire ad altro che a prendere un master di I livello, che vale propriamente un bel nulla, ovvero a renderti appena l'idea di cosa sia l'approccio filosofica ai problemi esistenziali, e di certo non ti forma professionalmente e non ti fa accedere a nessun albo. Vi sono poi master universitari di II livello più corposi, con svariati contributi di psicopatologhi e docenti di psichiatria, e che hanno ore di formazione pari a 1500, ovvero come tre anni di una normale scuola di psicoterapia. Ah.. ultima annotazione.. ha mai visto, m@mi, se per caso la scuola di psicoterapia di Carl Gustav Jung, di Zurigo, ammetta solo laureati in psicologia, o basti la laurea in discipline umanistiche? Provi a mandare un'email e chiedere se vi può accedere un laureato in filosofia...
La psiche umana è una cosa molto complessa, e deve ancora nascere qualcuno che possa dire con certezza quale sia l'approccio assolutamente efficace a risolvere i problemi dell'esistenza. Ciò che si può dire è che ogni disciplina che si occupa dell'umano può fornire il proprio contributo. La filosofia ha fatto, fin dalle sue origini, e per sua intima vocazione, molti passi a riguardo, ispirando, in tempi recenti, la nascita della psicologia stessa (il principio dell'inconscio freudiano deriva direttamente dalle teorie di Schopenauer e di Nietzsche.. ne ha mai sentito parlare, m@mi?), per non parlare della già accennata fenomenologia (al quale orientamento si ispirano importanti scuole anche in Italia) o della terapia breve sistemica, di cui fu padre G. Bateson (laureato in filosofia proprio a Venezia)... Insomma, forse un po' di più attenzione prima di sputar sentenze non guasterebbe...
Buon proseguimento a tutti e... scusate ancora l'intrusione.
Matteo M.

Anonimo ha detto...

correggo: dopo il nome di Bateson ho cancellato per errore "e P. Watzlawick", era lui, allievo di Bateson e importante riferimento per gli studi sulla terapia breve strategica, ad essersi laureato in filosofia proprio a venezia..
saluti a tutti.
M.M.

Anonimo ha detto...

seconda correzione (scusate, ma non voglio incorrere in equivoci: quando ho detto che il master di II livello in c.f. fa 1500 ore come tre anni di scuola di psicoterapia, intendevo dire esattamente che, prevedendo le scuole di psicoterapia 500 ore all'anno, il master di c.f. può paragonarsi, come mole di studio, a tre anni di scuola "psy". So benissimo che, però, per diventare psicoterapeuta, di anni di specializzazione ce ne vogliono 4 e non 3. Per carità... non vorrei che poi m@mi se la prendesse... ;-)
Ri-saluti!

Nemo ha detto...

@Nessundorma: in realtà non ti sei intrufolato in nessuna discussione, dal momento che l'ultimo commento risaliva a fine maggio :)
Il punto è che quasi tutti i 'presenti' sono in realtà assenti e all'oscuro del tuo commento.
Dovrei andare ad avvisarli nei rispettivi blog, ma ti conviene, se vuoi continuare l'interessante dibattito, andare tu personalmente :)
Per il resto, il tuo commento è estremamente lungo e articolato, degno di un filosofo.
Ti confesso che io, da non addetto ai lavori, fatico a seguirlo in maniera serena (sarà la mia stanchezza di questo periodo).
Spero comunque che il dibattito si riapra. Se hai un blog, facci anche sapere l'indirizzo, così la discussione possiamo farla pure 'da te' :)
Qui sei sempre il benvenuto, naturalmente!

Anonimo ha detto...

Caro Nemo, ti ringrazio molto per l'accoglienza e l'invito.. il fatto è che sono piuttosto novizio della "blogosfera".. se un giorno aprissi uno spazio personale, te ne farei senz'altro sapere.
Quanto alla discussione.. va beh, non mi piace l'idea di andare a suonare il campanello di "casa" alle persone per dire loro ciò che penso. Ho risposto qui, di getto (e si vede dalle due successive correzioni e precisazioni), perché mi pareva ingiusto dare delle informazioni errate e chiaramente di parte. Il consulente filosofico esiste nell'Europa più sviluppata (Germania in primis) da una ventina d'anni.. è qui che siamo ahimè sempre molto lenti a recepire le idee altrui.. o forse siamo troppo attaccati alle nostre. La filosofia, fuori dall'Italia, (sarà forse perché qui, l'influenza della Chiesa, che sempre si arroga il diritto di intervenire - ed influire - sulle questioni e decisioni relative all'esistenza, è più forte che altrove?... mah!)si è già da un pezzo scrollata di dosso quell'aura di astrattismo poco aderente alla realtà che la caratterizzava soprattutto nel medioevo e agli albori della modernità... Quindi, per riprendere le allusioni di m@mi, escluderei nella maniera più convinta che, l'introduzione anche qui da noi del contributo della filosofia nel risolvere i problemi della vita di tutti i giorni, sia avvenuta solamente perchè qualche "figlio di" o "nipote di" non sapeva che farsene della propria laurea in filosofia... oltre che sembrarmi veramente superficiale dare una spiegazione di questo tipo, mi sa proprio che, invece, quei "figli di", che pure esistono, e però molti altri, lo sappiano molto bene come impiegare i propri studi, altrimenti suonerebbe più come un atto masochistico averli compiuti, ti pare? Avrebbero potuto laurearsi in psicologia, ad esempio... mmhh.. mi sa che ci credano proprio, invece, ed abbiano pure le loro buonissime ragioni... spiace per m@mi...
Se un giorno avessi tempo e voglia, e volessi recapitare questi miei post alla mia interlocutrice, per ora assente, te ne sarei grato... chissà che un po' di informazione e di autoriflessione non aiuti a frenare la voglia di gettare fango a priori sul prossimo (da cui, peraltro, si attinge a piene mani)...
Ti saluto con simpatia e ti ringrazio.
Matteo M.

Nemo ha detto...

Ho già avvisato la tua 'interlocutrice' della presenza dei tuoi commenti in questa discussione.
Le ragazze si fanno sempre attendere, si sa :)
Comunque, il blog personale di ognuno è accessibile cliccando sul nome (da lì si accede al profilo personale e poi al nome del blog).
Giusto se vuoi andare a bussare a 'casa sua'.
Con gentilezza, però, perché è una ragazza davvero speciale :)